Str. Montepò, 58054 Scansano GR | Tel: 0564 580231
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Boschi e colline, spiagge e scogliere, fenicotteri e cinghiali: la storia della Maremma è quella di un territorio dove uomo e natura hanno imparato a convivere in equilibrio. Cuore vigoroso e selvaggio della Toscana, la Maremma vanta un ricco patrimonio ambientale dove l’uomo ha saputo accostarsi alla Natura dei luoghi in piena armonia con il Paesaggio e una biodiversità che caratterizzano la flora e la fauna circostanti.
Numerose sono infatti le sue aree naturalistiche protette, come le oasi del WWF del Lago di Burano, della Laguna di Orbetello e di San Felice, simboli di un territorio che sostiene una visione della vita in equilibrio con la natura. Con un’aerea complessiva di 5000 km², la Maremma è costituita da una parte interna centrale corrispondente alla provincia di Grosseto, arrivando alle pendici del Monte Amiata e delle Colline Metallifere, fino alla media valle dell’Ombrone. Sulla costa, invece, è compresa nel territorio tra Piombino e la val di Cecina. In prevalenza pianeggiante e alluvionale, in Maremma non mancano boschi e colline che finiscono per affacciarsi fino al mar Tirreno: qui, la macchia mediterranea prende il posto di campi e pascoli alternando, una dietro l’altra, spiagge, scogliere, paludi e pinete. Un paesaggio florido e variegato dove la fauna che lo popola non poteva essere da meno: se sulle acque si incontrano grandi uccelli come aironi e fenicotteri, nell’entroterra troviamo caprioli, daini, istrici, tassi, volpi e diverse specie di rettili. Vacche, tori e cavalli sono autentiche celebrità del territorio maremmano, tra le quali, ovviamente, si annovera anche il cinghiale, leggendario per la tenacia e la forza (non a caso, uno dei principali simboli degli stemmi araldici locali), ma soprattutto per una carne estremamente pregiata, protagonista assoluta della tradizionale norcineria locale. A largo della costa, infine, la Maremma ospita quello che si può considerare un autentico paradiso naturale. Con una storia geologica di oltre 200 milioni di anni, le sette isole che compongono l’Arcipelago Toscano e le loro acque sono infatti il più grande Parco marino d’Europa, con zone integralmente protette. L’Elba e il Giglio, Capraia e Montecristo, Pianosa, Gorgona e Giannutri presentano una flora e una fauna dai tipici tratti mediterranei, custodendo specie animali rare come il Gabbiano Corso e il Molosso Cestoni.
Abitato sin dalla preistoria, il territorio della Maremma vide a partire dall’VIII sec. a.C. l’ascesa degli Etruschi, primi protagonisti di una terra la cui ricchezza, a lungo, ne causò la contesa. Qui, si racchiude la parte essenziale di una storia millenaria, capace di intercettare flussi di culture e popoli che seppero far fiorire una civiltà che ha nel Paesaggio uno dei suoi elementi identitari: è la campagna a conservare le radici culturali della Maremma dove, ancora oggi, viene trasmesso un sapere autentico e l’esperienza delle generazioni che hanno generato la civiltà della vite e del vino e, con essa, bellezza, genuinità e spirito. Abili commercianti, straordinari artigiani e primi fautori del sapere della vite, gli Etruschi furono capaci di instaurare una società raffinata e complessa che avrebbe lasciato tracce indelebili nel corso del tempo, influenzando profondamente anche gli stessi Romani. Tracce immateriali ma anche materiali, come testimoniano i resti delle antiche città di Roselle e Vetulonia, non lontane da Grosseto, che conservano i reperti delle necropoli di questo popolo.